lunedì 29 settembre 2008

Smog in Italia


Città italiane sempre più inquinate, caotiche, insostenibili. E' quanto emerge da "Ecosistema urbano 2008", la ricerca realizzata da Legambiente e dall'Istituto di ricerche Ambiente Italia. Sotto la lente di ingrandimento sono finite diverse città e 103 capoluoghi di Provincia. L'analisi ha preso in considerazione 27 diversi parametri, dalla qualità dell'aria alla raccolta differenziata dei rifiuti.
Metà dei centri urbani presenta livelli di inquinamento allarmanti, il trasporto pubblico urbano è sottoutilizzato e la raccolta differenziata dei rifiuti solo al Nord ha raggiunto standard accettabili. "Il bilancio - secondo Roberto Della Seta, presidente nazionale dell'associazione ambientalista - non è buono. Solo qua e là ci sono sprazzi di buone politiche, ma generalmente le azioni più virtuosi restano fatti isolati". Della Seta ha lanciato così un appello agli amministratori, chiedendo uno sforzo maggiore affinché le politiche urbane diano "centralità alla qualità dell'ambiente".


La classifica
Le grandi città occupano il centro della classifica sulla eco-salute o la parte bassa. A Belluno, in Veneto, il primo posto, seguono Bergamo e Mantova. Quarta Livorno, quinta Perugia e sesta Siena. In fondo le città del Meridione, con Ragusa (scesa all'ultima posizione), Benevento e Frosinone, che diventano i centri urbani più insostenibili. Roma (55esima) batte Milano (58esima), migliorando di cinque posizioni rispetto allo scorso anno. A premiarla è la zona a traffico limitato più grande d'Italia e tra le più estese d'Europa. Torino resta indietro, al 74esimo posto, mentre Napoli crolla al 91esimo posto, perdendo 24 posizioni.
Nessun capoluogo di provincia è comunque detentore di una qualità al 100%. Secondo lo studio, realizzato in collaborazione con il Sole 24 ore, per essere davvero il "migliore", un capoluogo ideale dovrebbe incrociare, oltre alle performance di Bergamo (45,61mq/ab di zone a traffico limitato), Lucca (45,28 mq per abitante di verde urbano), Novara (66,9% di raccolta differenziata) e Isernia (con 16 mg/mc di media annuale per il pm10), anche le isole pedonali di Venezia (4,68 mq/ab) e il suo tasso di motorizzazione (42 auto circolanti ogni 100 abitanti), le piste ciclabili di Mantova (28,66 metri ogni 100 abitanti), la media annuale di biossido di azoto di Potenza (9,0 mg/mc), la scarsa dispersione della rete idrica di Viterbo (4%).
Per la spazzatura è ancora emergenza con 618 chili buttati da ogni italiano nel cassonetto e solo 120 recuperati e riciclati. Critico anche il fronte dello smog: in 40 centri urbani le polveri sottili superano i livelli di allarme per la salute. Il tasto più dolente resta quindi quello della mobilità. La densità di automobili delle città italiane non ha pari in Europa.

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